Ali di vetro

Ali di vetro
Katrine Engberg

Marsilio, pubblicato nel 1 luglio 2021
368 Pagine

Ali di vetro di Katrine Engberg è il secondo libro della serie danese con protagonisti i detective Jeppe Kørner e Anette Werner.

Entrambi si trovano ad una svolta della loro vita quando un corpo riaffiora una mattina in una fontana di Copenaghen. A Jeppe viene subito affidato il caso, ma ci sono pochissimi indizi da cui partire. Come sempre si butta a capofitto nell'indagine, che lo aiuta anche a non affrontare alcuni problemi personali. Dopo un divorzio infatti è dovuto tornare nella casa della madre, e adesso ha iniziato una relazione segreta con una collega.

Il giorno dopo viene ritrovato un altro corpo. Le due vittime sono collegate, lavoravano entrambe per la "La Farfalla", una struttura psichiatrica, che adesso è chiusa, per adolescenti in difficoltà. Dev'essere successo qualcosa nella struttura, che sia stato un ex paziente?
Cosa si nasconde in realtà tra le persone che si prendono cura delle persone fragili?

Il caso risulta essere sempre più complesso, e Jeppe sente sempre più la mancanza della sua partner Anette, che adesso è in maternità. Anette ha superato i quarant'anni, e la gravidanza è stata completamente inaspettata. Adesso, a casa con la piccolina ancora senza nome, e un marito fastidiosamente amorevole è travolta da un vortice di emozioni contrastanti. Inizia così ad indagare inevitabilmente insieme a Jeppe.

Quello che amo dei thriller nordici, oltre alle ambientazioni, sono le caratterizzazioni dei personaggi. Non si ha solo il caso, ma anche le vicende personali dei protagonisti, e in particolare sono state per me molto coinvolgenti le parti che riguardavano Anette. Aveva deciso di comune accordo con il marito di non avere figli, ed essere diventata madre a questa età è tutt'altro che semplice. È annoiata, perennemente dolorante ed estenuata, e il caso le offre un momento di stacco.

Kathrine Engberg, oltre alla maternità affronta tematiche sociali importanti, come l'assistenzialismo. Giovani con grosse difficoltà che dopo i diciotto anni sono abbandonati a loro stessi. Alcuni, pochi, sono in grado di cavarsela, ma la maggior parte avranno destini peggiori, diventando presto tossicodipendenti, senzatetto e pieni di sofferenza. La scrittura dell'autrice è scorrevole e sempre coinvolgente. Un libro che consiglio tantissimo!

Ali di vetro
Katrine Engberg

Marsilio, pubblicato nel 1 luglio 2021
368 Pagine

Ali di vetro di Katrine Engberg è il secondo libro della serie danese con protagonisti i detective Jeppe Kørner e Anette Werner.

Entrambi si trovano ad una svolta della loro vita quando un corpo riaffiora una mattina in una fontana di Copenaghen. A Jeppe viene subito affidato il caso, ma ci sono pochissimi indizi da cui partire. Come sempre si butta a capofitto nell'indagine, che lo aiuta anche a non affrontare alcuni problemi personali. Dopo un divorzio infatti è dovuto tornare nella casa della madre, e adesso ha iniziato una relazione segreta con una collega.

Il giorno dopo viene ritrovato un altro corpo. Le due vittime sono collegate, lavoravano entrambe per la "La Farfalla", una struttura psichiatrica, che adesso è chiusa, per adolescenti in difficoltà. Dev'essere successo qualcosa nella struttura, che sia stato un ex paziente?
Cosa si nasconde in realtà tra le persone che si prendono cura delle persone fragili?

Il caso risulta essere sempre più complesso, e Jeppe sente sempre più la mancanza della sua partner Anette, che adesso è in maternità. Anette ha superato i quarant'anni, e la gravidanza è stata completamente inaspettata. Adesso, a casa con la piccolina ancora senza nome, e un marito fastidiosamente amorevole è travolta da un vortice di emozioni contrastanti. Inizia così ad indagare inevitabilmente insieme a Jeppe.

Quello che amo dei thriller nordici, oltre alle ambientazioni, sono le caratterizzazioni dei personaggi. Non si ha solo il caso, ma anche le vicende personali dei protagonisti, e in particolare sono state per me molto coinvolgenti le parti che riguardavano Anette. Aveva deciso di comune accordo con il marito di non avere figli, ed essere diventata madre a questa età è tutt'altro che semplice. È annoiata, perennemente dolorante ed estenuata, e il caso le offre un momento di stacco.

Kathrine Engberg, oltre alla maternità affronta tematiche sociali importanti, come l'assistenzialismo. Giovani con grosse difficoltà che dopo i diciotto anni sono abbandonati a loro stessi. Alcuni, pochi, sono in grado di cavarsela, ma la maggior parte avranno destini peggiori, diventando presto tossicodipendenti, senzatetto e pieni di sofferenza. La scrittura dell'autrice è scorrevole e sempre coinvolgente. Un libro che consiglio tantissimo!
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